Sfondo: La sclerosi multipla è un disturbo eterogeneo che coinvolge l'andatura e l'equilibrio nella fase iniziale. Insieme alle terapie immunomodulanti, la riabilitazione ha avuto un ruolo cruciale nel migliorare le attività motorie e la qualità della vita. Tra le tecniche emergenti, le Vibrazioni Focali (FV) potrebbero svolgere un ruolo, ma sono state utilizzate nella SM solo per ridurre il tono muscolare e l'affaticamento da sole o insieme alla tossina botulinica.
Obbiettivo: Per valutare se FV è efficace sulla deambulazione compromessa in una coorte di pazienti con SM.
Metodi: Abbiamo eseguito uno studio monocentrico randomizzato, in doppio cieco, controllato con sham per studiare l'efficacia della vibrazione FV vs sham in 20 pazienti con SM RR. Dieci pazienti hanno ricevuto il trattamento con il dispositivo attivo e dieci pazienti con il trattamento fittizio. L'analisi dei dati demografici, clinici e strumentali del cammino sono stati raccolti per ciascun paziente al basale (T0), dopo il trattamento (T1) e dopo tre settimane di wash out (T2).
Risultati: Entrambi i gruppi erano comparabili clinicamente e demograficamente. I pazienti trattati hanno mostrato miglioramenti significativi durante il primo passo destro (FRS) (p = 0,007), la lunghezza media del passo (ASL) (p = 0,012), il doppio appoggio destro (DSRT) (p = 0,016) e sinistro (DSLT) (p = 0,003) tempo. I pazienti non trattati non hanno mostrato alcun significato per nessuna variabile dinamica. Inoltre, sulle misurazioni posturografiche abbiamo registrato solo una tendenza alla significatività nell'area di oscillazione con gli occhi aperti (SAEO) (p = 0,087). Abbiamo anche riscontrato nel gruppo trattato miglioramenti significativi nella FRT (p = 0,018); Scale BBS (p = 0,037) e FSS (p = 0,038) tra T1 e T0. Infine, abbiamo trovato una significativa correlazione inversa nel gruppo trattato tra durata della malattia e percentuale di miglioramento per DSLT (r = – 0,775; p = 0,014) in T1 vs T0 e percentuale di miglioramento della FSS, con una correlazione inversa sia con la durata della malattia (r = – 0,775; p = 0,014) ed ETÀ (r = – 0,733, p = 0,025) in T1 vs T0 CONCLUSIONE: I nostri risultati suggeriscono un effetto benefico del FV sulla compromissione della deambulazione nei pazienti con SM affetti da spasticità e/o instabilità posturale, che in parte è durato fino al follow-up.