Introduzione: Il nostro studio e stato sviluppato mettendo a confronto giovani atleti appartenenti a due sport di squadra quali calcio e pallacanestro, con l'obiettivo di verificare l'eventuale diversa distribuzione del peso corporeo sui due arti inferiori. Nello stesso tempo si e andati alla ricerca di possibili condizioni di ipo/ipercarico sulle due parti in cui si può suddividere l'appoggio podalico, ovvero avampiede e retropiede.
Materiali e metodi: La slide 3 mostra le foto delle squadre in parte rappresentative delle due popolazioni testate; i soggetti arruolati per lo studio provengono dai settori giovanili di due società sportive della città di Barletta quali SS Barletta Calcio e ASD Cestistica Barletta, militanti rispettivamente nel campionato nazionale LEGAPRO – 1° divisione e Lega Nazionale Professionisti – DNC. La slide 4 sintetizza i dati caratterizzanti i due campioni analizzati e, come si può notare, risultano entrambi alquanto omogenei e validamente confrontabili. (slide 5) L'indagine e stata condotta sottoponendo tutti gli 88 atleti ad un esame baropodometrico statico, adoperando una pedana realizzata dalla Sensor Medica di Roma (modello freeMed 40×40), mentre l'analisi delle impronte è stata realizzata tramite il software Passo libero.
I soggetti sono stati testati essendo privi di calzature ed a riposo, prima cioe dell'avvio della rispettiva seduta di allenamento e questo, come vedremo nelle conclusioni, costituisce a nostro avviso un dato di particolare importanza.
L'esame baropodometrico statico (slide 6) consiste nella registrazione delle pressioni plantari in ortostasi, fornendo a colori i loro valori. Il paziente sale sulla pedana (a pedi nudi o con calzature), e vi rimane fermo per 5-10”. L'appoggio viene poi visualizzato dopo aver calcolato la media delle oscillazioni durante il tempo di acquisizione.
L'appoggio bipodalico (slide 7) mostra le pressioni plantari esercitate dal paziente in 10 livelli per evidenziare le differenti intensità di carico in percentuale della pressione massimale rappresentata dal punto di massimo carico M (gr/cm2). Le percentuali di carico espresse dai punti di pressione sono quantificate da una scala cromatica.
In merito alla distribuzione dei carichi tra i due arti ed alla media retro/avampodalica, la slide 8 fornisce sufficienti informazioni.
Risultati: Le slide 9 e 10 sono essenzialmente l'una lo specchio dell'altra poiche descrivono i risultati ottenuti a proposito della distribuzione del peso corporeo sui due arti inferiori.
Considerando come “normale” la condizione caratterizzata dal riscontro di un peso globale equamente ripartito fra dx e sx (50% per lato) ed ammettendo un limite di tolleranza di +/-5% vengono ricavate tre fasce di distribuzione, quali ipocarico (35-44%) , normocarico (45-55%) ed ipercarico (56-65%).
In base a tale premessa il dato emerso evidenzia come in entrambi i casi una discreta maggioranza (30 per ognuno dei due gruppi) presenti una distribuzione del peso corporeo evidente nei limiti della normalita (45-55%).
Molto interessanti paiono essere i risultati che derivano dall'osservazione delle altre slide in cui viene invece analizzato il modo con il quale il carico viene variamente distribuito sul singolo appoggio podalico tra avampiede e retropiede.
In primo luogo va precisato come in condizioni “normali”, trattandosi di atleti, la distribuzione tra le due meta del piede dovrebbe essere 45% davanti e 55%, ammettendosi una tolleranza, anche in questo caso, di +/- 5%.
La slide 11 si riferisce all'analisi compiuta sull'avampiede dx. Per effetto della precedente premessa abbiamo ricavato tre gruppi in cui suddividere i risultati, ovvero ipocarico (35-39%), normocarico (40-50%) ed ipercarico (51-80%). I totali delle due popolazioni analizzate non corrispondono a 44 poiche sono stati esclusi i soggetti con eccessivo ipo/ipercarico.
Il dato che maggiormente balza all'evidenza e il chiaro spostamento del carico in avanti, ovvero verso l'avampiede tra i calciatori (ben 25 su 39), mentre altrettanto meritevole di considerazione e il risultato di “normalità” (20 su 42) riguardante io cestisti.
Passando alla slide 12, relativa allo studio dell'avampiede sx, si nota ancora la tendenza allo spostamento del carico in avanti, stavolta anche tra i cestisti (20 su 40), sebbene risulti ancora più netto fra i calciatori (21 su 35).
Per quanto concerne l'analisi del retropiede è opportuno precisare come il valore di normalita sia del 55%, ammettendo una tolleranza di +/- 5%, pertanto sono state ricavate tre diverse categorie, per l'ipocarico (45-49%), normocarico (50 -60%) ed ipercarico (61-80%).
Le slide 13 e 14 si sono stampate ai due retropiedi e quindi sono per certi versi l'opposto dei corrispondenti avampiedi; risalta la “normalità” del riscontro riguardante entrambi i retropiedi dei giocatori di basket (20 su 29 a dx e 17 su 31 a sx).
Conclusioni: L'osservazione dei dati induce ad alcune considerazioni:
- Conservazione di equivalente distribuzione del carico sui due arti inferiori in entrambi gli sport;
- Tendenza all'anteposizione del carico su ognuno dei due piedi in entrambi gli sport;
Il riscontro di uno spostamento generalizzato in “avanti” del carico assume particolare rilievo se si considera come le indagini siano state compiute attraverso un esame baropodometrico di tipo statico, lasciando quindi supporre come in caso di esame dinamico si possa assistere ad un'ulteriore accentuazione dell' anteposizione.